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DSA

Cosa sono i DSA?

I DSA, o disturbi Specifici dell’apprendimento, sono disordini di origine neurobiologica e interessano principalmente le aree di scrittura, lettura e calcolo anche in presenza di un livello intellettivo nella norma.

Si possono suddividere in:

Dislessia

Un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione e nella decodifica dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura (per ulteriori informazioni rimandiamo al sito Associazione Italiana Dislessia).

Disgrafia

Un disturbo specifico di scrittura che si manifesta nella difficoltà esecutiva e nella realizzazione grafica che porta a una grafia poco chiara e difficilmente comprensibile.

Disortografia

Un disturbo di scrittura di tipo linguistico, caratterizzato da persistenti e numerosi errori ortografici; gli studenti disortografici presentano difficoltà non solo con le parole “insidiose”, ma anche con termini che per i più non presentano particolari difficoltà.

Discalculia

Disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e nell’elaborazione dei numeri.

Gli studenti con Disturbi specifici dell’apprendimento manifestano di solito alcune difficoltà comuni

Nella lettura…

Durante la lettura lenta di un brano confondono le lettere, ne invertono l’ordine o ne saltano alcune.

In classe…

In classe non riescono a copiare correttamente dalla lavagna ed a prendere appunti, faticano a scrivere sotto dettatura ed a rispettare le regole ortografiche. Hanno difficoltà nella comprensione del testo e quindi hanno difficoltà nel ritrovare un’informazione al suo interno.

Con la memoria…

Faticano a recuperare con immediatezza e precisione dalla memoria un termine e/o una sequenza numerica come le tabelline o i mesi dell’anno, faticano a comprendere indicazioni procedurali (algoritmo)

Sul foglio…

Hanno difficoltà nel collocare temporaneamente gli avvenimenti e ad organizzarsi nello spazio grafico

Con il linguaggio…

faticano nei compiti chte richiedono un uso raffinato del linguaggio (raccontare storie complesse, creare rime, copiare metafore), hanno una produzione dei testi scritti povera e poco articolata.

Nelle lingue straniere…

Dimostrano inoltre diverse difficoltà nell’apprendimento e nella scrittura delle lingue straniere dove si scrive e si legge in maniera diversa

PDP:
Cos’è e a cosa serve.

Il PDP o Piano Didattico Personalizzato, è un documento di programmazione che la scuola è obbligata a stendere per ogni alunno riconosciuto DSA.

All’interno del PDP vengono specificate le difficoltà del ragazzo notate dai docenti e quelle evidenziate dalla diagnosi; sono inoltre definite le misure dispensative e gli strumenti compensativi che lo studente può utilizzare.

Per strumenti compensativi si intendono:

  • La sintesi vocale che trasforma un compito di lettura in uno di ascolto,
  • Permettere l’utilizzo di un registratore che consente allo studente di non scrivere gli appunti
  • Consentire l’utilizzo di Tablet e portatili con correttore ortografico che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti,
  • L’uso della calcolatrice che facilita le operazioni di calcolo
  • La consultazione di tavole dei numeri primi, pitagoriche e di formulari, nonché l’utilizzo di mappe concettuali.

Misure dispensative adottabili nel PDP:

Nel Piano Didattico Personalizzato di solito si adottano degli accorgimenti per venire incontro alle difficoltà dello studente e per permettergli di raggiungere gli obiettivi previsti.

Si propone, quindi, di evitare di assegnare la lettura di testi troppo lunghi a studenti dislessici: si opta per interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, si predispongono verifiche facilitate, ridotte o con tempi più lunghi di svolgimento.

Inoltre, si evitano compiti che prevedano lo studio mnemonico di parole e dati soprattutto in ordine cronologico, si evita a studenti disgrafici e disortografici di scrivere alla lavagna, si dispensa da lettura a voce alta e da scrittura veloce sotto dettatura.

Nella valutazione di uno scritto si consiglia di privilegiare il contenuto alla forma.

Adottare questi strumenti sollevano l’alunno da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo senza necessariamente facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

Come vi aiutiamo

Desideriamo come prima cosa condividere con i genitori che ogni alunno con DSA può raggiungere qualsiasi traguardo “intellettuale”: se non vi riesce, è perché non conosce le strategie didattiche opportune.

Ogni argomento di ogni materia può essere rappresentato attraverso una mappa concettuale. Molti testi scolastici le forniscono all’inizio o alla fine di ogni capitolo, ma lo studente non è in grado di imparare ad utilizzare questi semplici riassunti che spesso non corrispondono alle difficoltà che egli vive.

Il CSI affianca lo studente nella costruzione dei propri strumenti di apprendimento, insegnandogli a riconoscere velocemente l’approccio alla materia più efficace per lui, con il risultato che oltre a una valida preparazione egli acquisisca piena fiducia nelle proprie capacità.

PDP:
Cos’è e a cosa serve.

Il PDP o Piano Didattico Personalizzato, è un documento di programmazione che la scuola è obbligata a stendere per ogni alunno riconosciuto DSA.

All’interno del PDP vengono specificate le difficoltà del ragazzo notate dai docenti e quelle evidenziate dalla diagnosi; sono inoltre definite le misure dispensative e gli strumenti compensativi che lo studente può utilizzare.

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L’incontro con gli studenti e i genitori è occasione di riflessione e stimolo per il miglioramento della scuola. Per questo motivo, siamo felici di accogliere e di confrontarci con voi mettendo a vostro servizio le nostre esperienze.